Lasciate ogni speranza e non entrate

Non scrivo per chi eventualmente mi leggerà,lo faccio esclusivamente per me stesso; con il tempo,facendo introspezione, ho imparato a tirare giù tutto quello che assilla i miei pensieri per liberarmene e per poter eventualmente rileggermi a distanza;questo lo premetto per i divoratori di blog,per togliere loro qualsiasi aspettativa e magari avvertirli che stanno perdendo il loro tempo.
Perché allora ho deciso di creare un blog pubblico?
Per tutti quei poveri esseri umani normodotati,perché trascurando quelli con una capacità cerebrale sotto la media,tutti gli altri nella maggior parte dei casi a mio giudizio non capiscono un cazzo;ho la speranza di suscitare in loro delle insicurezze che possano portarli ad una serie di domande con un conseguente risveglio.

domenica 5 ottobre 2014

E' solo un periodo.....LUNGO!!!

Credo di aver capito che, generalmente,sotto alcuni aspetti,non sono una persona fortunata ;certo non dovrei lamentarmi visto che godo di ottima salute,sono una persona intelligente ed ho vicino persone che mi vogliono bene,ma devo dire che ho una certa cadenza nel vivere situazioni spiacevoli che in alcuni casi non sono assoluta responsabilità mia;negli ultimi dodici mesi ho dovuto appendere le scarpe al chiodo,  sono stato due volte al pronto soccorso ed ho rimediato un processo penale;se penso che intorno a me ho persone che rischiano quello che è successo a me tutti i giorni senza però incappare in nessuna conseguenza,questo mi fa sentire un po sfortunato;ma devo anche essere obbiettivo ,nella sfortuna di tutte le disavventure ne sarei potuto uscire peggio,quindi posso affermare di essere fortunato nella sfortuna!

In questo momento,avrei voluto godermi il mio periodo di convalescenza in pace,fra le persone che mi sono state vicine,ma purtroppo,come scritto nel post precedente,mi sono andato a rinfilare in una situazione,conscio che difficilmente tutto sarebbe andato diversamente rispetto al passato.
Speravo di aver chiuso la pratica,ma sapevo che si sarebbe fatta di nuovo sentire;quando una persona ti dice per tre volte di fila che è l'ultima volta che ti contatta,è inevitabile pensare che difficilmente si possa chiudere il discorso in qualche modo;così negli ultimi due giorni ha iniziato a cercare il modo di stuzzicarmi con dei messaggi per poter avere di nuovo un dialogo con me;cosa che ha ottenuto in passato solo perché ancora non avevo maturato una chiarezza interiore,ero combattuto fra razionalità ed istinto;ora invece ho chiuso tutti i ponti,social,messaggistica,telefono,ma non gli sms,che pare non ci sia modo di bloccarli a monte;sono deciso a chiudere questa situazione squilibrata,soprattutto perché di lei e di quello che potrebbe esserci non ho una buona opinione;ci contraddistingue una diversità assoluta,pur provenendo da un contesto che potrebbe sembrare simile,lei forse è cresciuta in una campana di vetro,viziata,diffidente,rancorosa,ipocrita,incoerente,egoista...la lista è lunga,proprio per questo mi sono sempre domandato perché continuavo a darle possibilità,cosa mi faceva sentire legato a lei,forse era solo un grande affetto legato ad un senso di protezione che volevo darle;ma ora sembra essere tutto svanito,sembra tutto come dopo essersi risvegliato da un sogno incomprensibile;cosa ancora più misteriosa è cercare di capire cosa passa per la testa di una persona che continua a portarti con gli altri come fossi una persona speciale per poi criticarti,attaccarti e tartassarti ogni volta che siete soli;per poi dirti,solo dopo che non vuoi più vederla,che si è innamorata di te!
Come direbbe il Buon Piero Ciampi:

"Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo.
Te,gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo."

domenica 21 settembre 2014

Persevero

Il pensiero che mi assilla in questo periodo,me lo porto avanti a più riprese nel tempo.

Primo Capitolo
Conosco una ragazza,con il tempo inizio a sentirmi attratto da lei,così cerco di approfondire e finisce che usciamo insieme;iniziamo ad avere dei non rapporti,dove l'unica cosa che succede sono delle effusioni che arrivano fino al limite senza mai passarlo;lei ha un blocco,pensa ancora al suo ex che l'ha lasciata trattandola come una poveraccia,offendendola e tradendola;così la situazione dura poco,lei dice che non se la sente perché in questo momento non ha voglia di stare con nessuno e vuole pensare solo a se stessa;capisco la situazione e senza troppe storie la lascio andare,per scoprire una settimana dopo che era tornata con il suo ex che poi comunque la mollerà nuovamente dopo poco tempo.
In quel poco tempo ho capito che lei aveva molti blocchi mentali,che il suo carattere non era dei più mansueti,molto orgogliosa,poco flessibile e disposta a scendere a compromessi,un po la principessa della situazione;comunque ci rimango male per la scusa raccontata,per il mio punto di vista sarebbe stato molto più plausibile accettare il fatto che tra lei ed il suo ex ci fosse stato un riavvicinamento,ma non tutti reagiamo allo stesso modo,così senza starci troppo sopra vado avanti.

Secondo Capitolo
Sono passati diversi anni dall'ultima volta che l'ho incontrata;pure vivendo nella stessa città dove le persone che incontri sono quasi sempre le stesse e la massa della gente va più o meno negli stessi posti,il fatto di non averla ma incrociata la dice lunga sul nostro modo di vivere la città;comunque, non ricordo bene come,ma ci ritroviamo,lei sembra subito disposta a riprendere il discorso lasciato con me.
Già dalla prima uscita, è lei,senza nessuna inibizione a spingere per appartarci,tra noi scatta subito qualcosa di molto istintivo e passionale,così passiamo il primo mese molto intensamente per poi lentamente iniziare a vivere un rapporto diverso fatto di uscite più tranquille per fare diverse cose insieme;ma senza chiedere il motivo,mi ritrovo spesso a Roma per fare una qualsiasi cosa che avrei potuto fare tranquillamente qui a Latina,è piacevole passare del tempo con lei,ed ogni volta che la lascio non vedo l'ora di rivederla,è evidente che io sia innamorato.
Dopo circa tre mesi che stiamo insieme,iniziano ad uscire fuori i primi litigi,mi accorgo subito che con lei niente è semplice,devo stare attento anche alle parole che uso,arrivo al punto che evito di raccontare qualcosa per evitare che finisca in discussione,eppure non sono mai stato uno che cammina a testa bassa,ma evo prendere atto che i sentimenti avevano preso il sopravvento e non ero più la stessa persona di prima;ma da li ha breve la relazione si complica comunque,lei inizia ad evitarmi e le poche volte che usciamo insieme mi fa pentire di averlo fatto,arriva ad inventare dell cose,a incolparmi ed accusarmi di difetti e comportamenti che invece aveva lei ,a trattarmi male:pur essendo arrivato al limite della sopportazione ho la lucidità di capire che ormai tra noi c'è ben poco per voler continuare,così la metto davanti alla situazione e lascio che lei decida cosa fare,l'epilogo è abbastanza ovvio.
Raccolgo tutti i pezzetti per rendermi conto che comunque pur essendo stato molto paziente e avendo cercato di sistemare la situazione cercando un compromesso,non ero stato me stesso,forse  il rapporto fra noi sarebbe finito lo stesso vista la sua poca flessibilità e voglia di avermi ancora accanto,ma il fatto di aver perso carattere e con lui le cosiddette palle che mi porto dietro,mi lascia parecchio da pensare.


Terzo Capitolo
Passano cinque anni,durante i quali la incontro un paio di volte,a stento ci salutiamo,entrambi portiamo ancora addosso le cicatrici del brutto modo con cui ci siamo salutati.
Lei mi contatta timidamente,forse è ancora in colpa per il modo in cui mi ha trattato,ma subito tira in ballo una situazione grave che sta vivendo,di cui vorrebbe parlarmi;il tempo passato
mi ha dato il tempo di mettere da parte il rancore nei suoi confronti,così quando ci vediamo per metterla a suo agio le dico che per me gli errori passati non contano ed è importante vivere il presente;nemmeno il tempo di dirlo che mi trovo piacevolmente sommerso dalle sue problematiche,le sto vicino e l'aiuto come posso;tenendo ben presente quello che era successo l'ultima volta,in modo da poterle offrire amicizia e non andare oltre.
Mi cerca costantemente e insistentemente che a furia di sentirci e vederci,inizio a sperare che possa essere cambiata,così succede che lentamente,inizia a coccolarmi,riempirmi di bacetti e carezze che è inevitabile finire di nuovo in una situazione non definita,segnata da subito da continui tira e molla da parte sua che presto mi portano a decidere di tornare sui miei passi per imporre un'amicizia,mi rendo conto che le voglio bene e lei insiste nel non volermi allontanare di nuovo;ma non c'è niente di peggio di una donna che non sa cosa vuole;così facendomi credere che ha le idee ben chiare,finisco nuovamente nel suo letto,forte del fatto che nel tempo ho imparato a tenere stretta la mia personalità;così dopo un brevissimo periodo nuovamente si ripresentano tutti i sintomi che mi avevano portato alla rottura del secondo capitolo;non mi rimane altro che cercare di porle la situazione in maniera matura,capire se lei vuole mettersi in gioco;ma quella che si ripresenta è la medesima persona che ho lasciato cinque anni prima;viziata,orgogliosa,inflessibile e per niente disposta a compromessi,così lentamente ci allontaniamo,vivendo comunque momento di alti e bassi fino al momento in cui le dico definitivamente di non voler più condividere alcun momento con lei.



Conclusioni
Nell'ultimo periodo in cui l'ho frequentata pur realizzando che non mi dava niente,che non mi trovavo con il suo modo di vedere e vivere la vita,conscio della totale diversità che ci contraddistingueva,pur essendo stato sempre sincero,mi sono lasciato tentare più volte solo per il fatto che le volevo molto bene e perché a momenti alterni ero schiavo del sesso.
La sua vicinanza era dettata dall'istintività,ma spesso mi toglieva serenità pur non traendo mai niente in cambio,ora spero di essere capace di evitare di ricaderci;anche se l'ho esortata di non cercarmi più,sono convinto che con il tempo si farà di nuovo viva,so essere forte e deciso per quel che riguarda le decisione sentimentali,ma il sesso mi frega facilmente.














Ortica

In questo ultimo anno mi sono successe moltissime cose,tra cui diverse negative che mi hanno portato ad essere più cinico e freddo di quanto già non fossi;delle volte esagerando mi considero un misantropo,ma per essere più preciso sarei quello che rappresenta un agnostico nei confronti della religione;mentre per quel che concerne quest'ultima,ho smesso di credere all'esistenza di babbo natale già in età adolescenziale.

In questo momento sono in fase di recupero dopo un brutto incidente dalla dinamica bizzarra che non sto a descrivere,nei rapporti con gli altri ho acquisito una certa filosofia che mi porta a tagliare i rapporti con la stessa semplicità con cui si getta la spazzatura nella pattumiera,pur nutrendo dei sentimenti che spesso riesco a mantenere congelati fino a quando non acquisisco sicurezza;inoltre sono finalmente arrivato ad una sincerità nei rapporti più stretti che purtroppo in alcuni casi viene interpretata come cattiveria;non ti vengo a dare consigli non richiesti,nemmeno vengo a dirti che sei un'imbecille solo perché lo penso,ma se cerchi il confronto,e non ti spaventa sentire quello che magari neghi a te stesso,preparati a masticare ortica,non perché io sia migliore di chi ho davanti,ma sicuramente sono meno ipocrita nei confronti del mio essere interiore e credo che determinate cose,dette con un velo di miele,non colpiscano e facciano ragionare come un pugno in pieno volto.